Generare futuri fecondi è il titolo della seconda edizione dell'evento

Arte e scienza in dialogo per fare dello spazio pubblico un luogo condiviso di riflessione

 

A cura di Andrea Lerda

 

Connecting Worlds è un evento diffuso che, a partire dal dialogo tra arte contemporanea e ricerca scientifica, esplora i temi della cura e dell’empatia come strumenti necessari per ristabilire un nuovo equilibrio con il Mondo, in un momento storico nel quale, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, siamo passati dall’era dell’Antropocene a quella della “bollitura globale”.
Il progetto prende vita nell’ambiente pubblico ed è inteso come uno spazio aperto, in cui la collettività è invitata a partecipare attivamente alla creazione di scenari futuribili di sostenibilità.
Anche l'edizione 2023 si è svolta a Cuneo, presso Largo Giovanni Audiffredi e la Casa del Fiume al Parco Fluviale Gesso e Stura.
Il curatore Andrea Lerda ha messo in dialogo le opere di Laurence Bonvin, Giovanni Chiamenti, Markos Kay, Gabriela Oberkofler, Lucy + Jorge Orta e Fabio Roncato con i contributi scientifici dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino.

 

Connecting Worlds 2023 indaga il concetto di fecondità. Nella consapevolezza che il genere umano è oggi chiamato a ripensare la propria relazione con gli ecosistemi naturali, con la complessità multispecie di forme viventi e di processi biologici di cui è parte, fecondare un nuovo paradigma biocentrico va di pari passo con la possibilità di generare futuro.
Le opere di sei artisti italiani e internazionali propongono un racconto corale, nel quale alla denuncia della devastazione prodotta dall’impatto antropico sugli ecosistemi, si affianca una serie di immaginari di rigenerazione e l’invito a una nuova “risonanza” con la natura.

 

 

 

 

 

Le opere di artisti italiani e internazionali, in dialogo con una serie di contributi scientifici dei ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino, sono esposte all’interno di tende della protezione civile, contenitori inediti dal forte valore simbolico. Questo oggetto è una casa viaggiante, un oggetto in grado di ospitare, di riparare degli eventi meteorologici, ma anche l’esempio di un modo di vivere semplice e a diretto contatto con la natura.
Purtroppo, è anche un simbolo di emergenza, il luogo della permanenza temporanea in seguito a eventi catastrofici e figura ricorrente nelle immagini che testimoniano il sempre crescente fenomeno di migrazione delle popolazioni a causa del global warming.

 

In un andirivieni di riferimenti al passato, al presente e al futuro, la narrazione dell’intero progetto prende forma attraverso il riferimento a due figure dal forte valore simbolico e dalla grande vicinanza al concetto di vita: l’acqua e il seme.
I lavori entrano in dialogo con alcune delle problematiche ambientali più urgenti come la fusione dei ghiacciai, la contaminazione da micro e nanoplastiche, la deforestazione, la produzione intensiva e l’utilizzo di agenti inquinanti nelle coltivazioni agricole, ma si pongono altresì come spunti di riflessione verso nuovi modi di intendere, progettare e dare forma a una coesistenza etica, sostenibile e intelligente con il Mondo.

 

 

 

 

"L'attuale stato del nostro pianeta richiede una seria riflessione sulla necessità di affrontare alcune delle problematiche ambientali più urgenti che stanno minacciando la nostra biosfera. La fusione dei ghiacciai, la contaminazione da micro e nanoplastiche, la deforestazione, la produzione intensiva e l’utilizzo di agenti inquinanti nelle coltivazioni agricole sono tutte sfide interconnesse che richiedono una risposta globale e coordinata.

 

La fusione dei ghiacciai è una delle conseguenze più evidenti e preoccupanti del cambiamento climatico. Secondo i dati forniti dal Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), il tasso di fusione dei ghiacciai è aumentato significativamente negli ultimi decenni. Dal 1994 al 2017, i ghiacciai hanno perso in media 335 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno, contribuendo all'innalzamento del livello del mare. La contaminazione da micro e nanoplastiche rappresenta una minaccia crescente per gli ecosistemi marini e terrestri, ma anche per le risorse idriche. Queste particelle di plastica possono infiltrarsi nei corpi idrici, danneggiando la fauna acquatica e potenzialmente entrando nella catena alimentare umana. L'agricoltura intensiva è responsabile non solo dell'inquinamento dell'aria ma anche di quello dell'acqua. L'uso eccessivo di pesticidi e fertilizzanti chimici può portare al dilavamento di questi composti nei corpi idrici circostanti, causando l'inquinamento dell'acqua. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) stima che l'agricoltura sia responsabile del 70% del consumo mondiale di acqua dolce. Inoltre la deforestazione continua a decimare le foreste primarie in tutto il mondo, influendo sulla qualità dell'acqua e sulla sua disponibilità. La rimozione degli alberi può portare all'erosione del suolo e all'inquinamento dei fiumi e dei laghi circostanti.

 

Affrontare queste problematiche ambientali richiede un impegno globale per la ricerca e l'innovazione. La tecnologia e la scienza devono evolversi verso nuovi modi di intendere, progettare e dare forma a una coesistenza etica, sostenibile e intelligente con il pianeta e gli ecosistemi. Solo attraverso sforzi congiunti a livello internazionale, politiche ambientali rigorose e un cambiamento delle nostre abitudini di consumo possiamo sperare di affrontare queste sfide in modo efficace e proteggere il futuro del nostro pianeta e delle sue risorse idriche" (PoliTO).

 

 

 

 

 

L’iniziativa è organizzata e promossa dall’Associazione Art.ur
a cura di Andrea Lerda
con il Patrocinio della Città di Cuneo
con il contributo del Parco Fluviale Gesso e Stura, Città di Cuneo, Regione Piemonte, Fondazione CRC
In collaborazione con: Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino
Con il patrocinio di: Cuneo Montagna Festival
Con il supporto di: Protezione Civile
Sponsor tecnici: Ferrino

 

La narrazione artistica dell'evento è stata affiancata da una serie di contenuti scientifici affidati a Valentina BalestraStefania TameaTiziana Anna Elisabetta Tosco e Alberto Viglione, ricercatrici e ricercatori del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture del Politecnico di Torino.