L’installazione artistica Water Jump è stata selezionata e promossa dal Parco Fluviale Gesso e Stura nell’ambito del progetto “CClimaTT -  Cambiamenti Climatici nel Territorio Transfrontaliero” tra alcune proposte di iniziative capaci di stimolare la coscienza ambientale della popolazione e promuovere pratiche di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. 
CClimaTT è un progetto di cooperazione transfrontaliera Italia – Francia Interreg Alcotra 2014 – 2020, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Le attività si sviluppano intorno a tre obiettivi principali: conoscenza, comunicazione e cittadinanza attiva. Partendo dall’analisi e dallo studio di alcuni aspetti peculiari che sul nostro territorio evidenziano gli effetti della variazione delle temperature e i fenomeni connessi, lo sforzo dei partner è rivolto soprattutto a comunicare ad un pubblico il più vasto possibile quale sia la portata del problema e le conseguenze a cui stiamo andando incontro, nonché ad incentivare azioni di contrasto in cui i protagonisti siano proprio i cittadini.

Il Parco fluviale Gesso e Stura è capofila del progetto e conduce le attività in partenariato con: Regione Piemonte, Ente di Gestione Aree Protette delle Alpi Marittime, Parc national du Mercantour, Parc national des Ecrins, Ente di gestione Aree Protette delle Alpi Marittime, Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo.
L’opera è stata realizzata anche grazie alla collaborazione di Stefano Ferraris, Consiglio Nazionale delle Ricerche - CNR di Torino e di Michele Freppaz, Professore di Pedologia presso l’Università degli Studi di Torino.

 


Water Jump sceglie lo Stadio del Nuoto come luogo emblematico per una riflessione su un tema di grande urgenza collettiva. Questo contenitore, che rimarca il concetto di “confortevole abbondanza”, è uno spazio emblematico per un’indagine sui temi della sostenibilità e della gestione delle risorse idriche in questo inizio di XXI secolo. 
Andreco trasforma la bussola di ingresso in uno spazio esperienziale in cui l’immagine dei fiumi Gesso e Stura - stampata su una bandiera di colore nero - è messa in relazione con una dinamica visiva di sparizione. 
Le figure totemiche che si riducono progressivamente sono la rappresentazione del processo di fusione dei ghiacciai alpini già sofferenti.

La grandezza delle forme, nonché la loro proporzione decrescente, è stata calcolata sulla base di dati scientifici e propone la previsione di sciogliemento che i ricercatori ipotizzano per il prossimo futuro.
Il cambiamento climatico, nel produrre una riduzione delle precipitazioni nevose avrà ripercussioni sulla morfologia della montagna, sulle possibilità di approviggionamento idrico e di perdita di biodiversità montana, compromettendo gli equilibri dell’intero bacino idrografico delle Alpi Marittime ad ogni livello. L’impatto futuro avrà conseguenze evidenti sull’ambiente, l’economia, il turismo, le dinamiche sociali collettive e individuali.
L’intervento invita ad uno sguardo consapevole e ad un processo di sensibilizzazione che deve necessariamente diventare incipit per il cambiamento.