Eocene
Testo di Andrea Lerda
Forma, materia e colore in dialogo con lo spazio e lo spettatore. Alberto Scodro espone da CAR DRDE, a Bologna, gli ultimi esiti della sua ricerca.
Eocene è il titolo dell’ultima personale di Alberto Scodro presso la galleria CAR DRDE di Bologna, un progetto incentrato su una serie di sculture, per la maggior parte inedite, accomunate dalla fusione di materiali di origine minerale.
L’artista osserva con sguardo fenomenologico le tensioni e i processi continui insiti nello spazio e nella materia per esplicitarli in opere che sperimentano l’interazione tra elementi naturali e artificiali sottoposti a passaggi di stato (fisici, alchemici o concettuali).
Affascinato dall’imprevedibilità del risultato finale, vive la pratica scultorea come attesa di un’emersione, unica e irripetibile, che porti alla luce ciò che è sotterraneo associando lo stato fluido dei materiali incandescenti al luminoso manifestarsi della loro essenza e la successiva aggregazione solida alla segreta resistenza che ne consegna intatte al futuro le potenzialità.
In ordine: Alberto Scodro, Eocene, vedute della mostra presso CAR DRDE, Bologna, 2017, foto Carlo Favero; Spring#15, 2016. Courtesy l'artista e CAR DRDE, Bologna.
Eocene, l’era geologica in cui si formarono le principali catene montuose e apparvero i primi mammiferi moderni, è il tempo mitico di una scultura che preesiste all’uomo e nasce dalla misteriosa vitalità del sottosuolo. Parafrasando l’etimologia greca della parola che intitola la mostra, Scodro concepisce un’ambientazione- incubatrice in cui si fondono suggestioni primordiali e residui di contemporaneità come in una nuova alba della creazione. In questo paesaggio originario e apocalittico convivono i reperti ossidati e cristallizzati delle stagioni, una sorgente di moto circolare, tane realizzate al buio da una talpa-architetto cieco e un prezioso fossile ibrido generato dall’unione tra una spiga di grano e una lisca di pesce. (Emanuela Zanon)
Alberto Scodro, Winter#1, 2016, courtesy l'artista e CAR DRDE, Bologna
Abbandonato ogni riferimento alla morbidezza organica, Alberto Scodro affronta la materia dal di dentro, investigandone le proprietà più nascoste, e permettendo che le sue potenzialità espressive si manifestino secondo processi non del tutto ponderabili.
Ma quanto riusciamo a vedere è probabilmente lo “strato” superficiale di un mondo sommerso, complesso ed informe, che utilizza lo spazio per fare capolino nella dimensione reale.
Assecondando un processo di espansione che varia, dalla crescita verso l’alto secondo un fenomeno di stratificazione, all’espansione più piatta che sfrutta il piano orizzontale, il giovane artista di origini venete sperimenta le possibilità del combinare forma, materia e spazio. Sarà necessario attendere gli sviluppi futuri per comprendere meglio in quale direzione, e secondo quali modalità questa sostanza informe intenderà muoversi.
In ordine: Alberto Scodro, Autumn#7, courtesy l'artista e CAR DRDE, Bologna 2015; Torta, 2014, collezione privata; Autumn#5, collezione privata, 2015.
ALBERTO SCODRO
Eocene
CAR DRDE / Bologna
Fino al 18 marzo 2017