Calcarenite Series
Calcarenite Series è un progetto intimamente legato alla natura, ai materiali e alle tradizioni della terra di origine di Cosma Frascina: il Salento.
Con il termine 'Calcareniti del Salento' si intendono tutti quei sedimenti calcarenitici plio-pleistocenici noti con la denominazione generica ed impropria di 'tufi'. Si tratta in genere di calcareniti e di calcari bioclastici, a grana mediamente fine, e di colore dal grigio chiaro al rossastro, il più delle volte porosi. Ricchi di microfossili, si a interi che in frammenti, di origine marina.
Nella zona della penisola salentina, fin dai tempi preistorici, l'estrazione di calcarenite ha modificato il paesaggio attraverso la formazione di cave, disseminate capillarmente sul territorio. Sono le tipiche cave di 'tufo' a cielo aperto, ad anfiteatro, all'interno delle quali il materiale viene tagliato direttamente in conci parallelepipedi di varie dimensioni.
La calcarenite è un materiale tradizionale, usato soprattutto per costruzioni di piccola entità, poichè molto tenero, poco resistente alla compressione e molto poroso.
Attualmente, la maggior parte delle cave sono inattive e spesso teatro di rilevanti disastri ambientali, non è raro infatti che vengano utilizzate come vere e proprie discariche abusive.
'La vecchia cava in disuso, nei pressi del paese dove sono cresciuto, ha da sempre esercitato su di me una forte attrattiva. Un luogo così selvatico, da esplorare. Ed è proprio durante una delle mie recenti esplorazioni che ho trovato il materiale per un potenziale progetto. Cumuli di conci di calcarenite, materiale di scarto della vecchia attività di estrazione.
Sono rimasto affascinato dalla bellezza di quel materiale, osservando i mutamenti comatici e la formazione di vere e proprie texture naturali sulle superfici dei blocchi, segni visibili dell'azione combinata del tempo e degli agenti atmosferici.
Ho notato che una particolare disposizione dei conci sui cumuli, e quindi ad una certa esposizione agli agenti atmosferici, determina differenti osssidazioni e formazioni di muschi e licheni.
Durante la prima fase del progetto sono andato alla ricerca del materiale adatto, basando le mie scelte sulle qualità estetiche delle superfici, ed affidandomi all'istinto nell'intravedere le forme degli oggetti dai blocchi di materia grezza.
I materiali selezionati mi hanno indicato una forma possibile, accompagnando la natura di un gesto e quindi di un possibile attrezzo. Ogni singolo oggetto è stato scolpito mediante tecniche ed utensili tradizionali: un martello, uno scalpello, una sega, una raspa e tanta pazienza. Ho ritenuto necessario un approccio primitivo, nel senso di istintivo, senza separazione tra ciò che si pensa e ciò che si fa, ed ho istruito me stesso provando.
Tutti i pezzi della collezione sono caratterizzati da un forte contrasto cromatico, tra la 'scorza' esterna e il materiale venuto alla luce dopo la lavorazione. Ho ritenuto opportuno evidenziare tali contrasti applicando su alcune superfici uno strato di intonaco bianco o di calce viva; sia per una questione funzionale, che per facilitare la lettura degli oggetti.
Ciò risulta evidente nelle 'nicchie' degli scaffali, nei vasi e nelle ciotole modulari.
La lampada ad arco è composta da un basamento calcarenitico nel quale si innesta un tubo di rame, alla cui estremità trova collocazione uno spot led azionabile con un interruttore touch. Sfruttando le proprietà di ossidazione del rame, ho cercato di stabilire una continuità tra i due materiali attraverso ossidazioni controllate, ispirandomi alle forme e alla distribuzione dei licheni sulle superfici calcarenitiche.
Nel caso della panca, una seduta in tufo, ricavata dal taglio longitudinale di un grosso concio, è appoggiata su una struttura realizzata in tondini di ferro, anche questo ossidato per simulare l'azione del tempo sul materiale.
I pezzi della collezione Calcarenite Series, con la loro forte matericità e fragilità intrinseca, esprimono il bisogno dell'uomo di instaurare una relazione più significativa e profonda con la terra e con gli elementi naturali. Essi creano un ponte tattile con il passato, in una dimensione all'interno della quale questo diventa utile, poiché diviene presente e vivo. La collezione rispolvera l'archetipo della caverna: paesaggio e luogo domestico allo stesso tempo; ambiente primordiale dalle infinite possibilità, dove il confine tra gli spazi è incerto e ambiguo. Il tutto genera e da forma a veri e propri 'paesaggi d'interni'.
*Per tutte le immagini: courtesy Cosma Frascina