BRYOPHYTE BUILDING PROJECT
Materialized: Protonemata, 2013. Courtesy Faulders Studio. Foto Eppley Laboratory
Diretto dall'architetto Thom Faulders, lo Studio di Oakland è una realtà multidisciplinare che parte dal presupposto che la progettazione architettonica e la pratica del costruire all'interno del contesto contemporaneo, sono realtà dinamiche: il risultato del dialogo e dell'interazione diretta con i fenomeni attivi all'interno dei singoli luoghi.
La superficie esterna degli edifici può dunque diventare una vera e propria pelle, pensata per interagire con l'esterno e reagire alle condizioni presenti nell'aria.
Qualcosa di vivo, che nasce e cresce costantemente, per mezzo di spore e micro organismi, in grado di generare e rigenerare costantemente una superficie fatta di biofrite.
Materialized: Protonemata, 2013. Courtesy Faulders Studio. Foto Eppley Laboratory
Nel 2013, lo Studio Faulders ha collaborato con Sarah Eppley / Eppley Lab, dell'Università di Portland (Oregon), per sviluppare un processo di monitoraggio sulle fasi di crescita della biofrite.
Le colture di questi organismi danno vita al Bryophyte Building project, pensato come la pelle esterna di un edificio, in grado di assorbire spore e muschi nell'aria. Dopo aver isolato particelle singole di Ceratodon purpureus, l'Eppley Lab ha coltivato queste spore per un periodo superiore ai 6 mesi e ne ha documentato la diffusione capillare del loro apparato radicale, chiamato protonèma.
Rintracciabile in tutti i continenti, il Ceratodon purpureus sopravvive in condizioni di caldo e freddo estremo; prospera in ambienti urbani, resiste all'inquinamento e riesce a radicarsi su un'ampia gamma di substrati.
Materialized: Crystalline growt, 2013. Courtesy FRAC Centre e Faulders Studio. Foto Kent Wilson
Nel progetto Crystalline Growth (2013), lo stesso studio ha investigato nuovi metodi per la coltivazione delle superfici direttamente in loco. Questo test su scala ridotta, nell'ambito della proposta per la GEOtube Tower, esplora le modalità di crescita di questo materiale in tempo reale.
Occorrono circa 60 giorni per la formazione del sale cristallino, che segue in maniera regolare la geometria del rivestimento sul quale sono innestati.
Ad un'osservazione attenta, la materia cristallina si integra con le irregolarità della superficie dei bordi: dettagli che avvengono grazie al processo di evaporazione.