Le forme del vento
Il vento più noto che soffia nella zona dell'Alto Garda è il Pelèr, piuttosto ricercato e amato dagli appassionati di navigazione a vela. Oltre a lui ci sono Ora, Ponal, Vinesa, Bali, Ander, Gardesana e Montes.
Sono presenze sfuggenti, che ci sovrastano e ci sfiorano costantemente. Elementi tanto docili quanto pericolosi; espressioni inconsistenti, di una natura forte. Catturare l'aria è un'azione complessa, così come tentare di definirne la forma, il colore e la composizione.
Alessandro Piangiamore, Tutto il vento che c'è, 2011, installation view presso la Galleria Civica G. Segantini, Arco. Foto: Pierluigi Faggion. Courtesy Galleria Civica G. Segantini, Arco.
Come conseguenza di una sorta di istinto primordiale e spontaneo, Alessandro Piangiamore, artista di origini siciliane, da tempo porta avanti un progetto di identificazione, catalogazione e rappresentazione dei venti.
La mostra realizzata nel 2013 alla Galleria Civica G. Segantini di Arco è il risultato di un'operazione concettuale iniziata dall'artista nel 2008. La schedatura di tutti i venti che spirano sulla Terra, redatta con una paziente indagine e svolta incrociando fonti sia scientifiche sia della tradizione folcloristica.
Alessandro Piangiamore, Alizé, 2011, puntasecca su carta, 43x32 cm (sinistra); 2011, puntasecca su carta, 43x32 cm (destra). Courtesy dell'artista e Magazzino, Roma.
Il ritratto, oltre al disegno, è la tecnica scelta per portare a compimento questa delicata operazione. Dopo aver identificato i luoghi, ognuno toccato da venti differenti, Alessandro Piangiamore ha utilizzato dei monoliti di terra, come strumento e supporto sul quale l'aria potesse lasciare la propria traccia. Il vero ritratto non è però quanto 'resta', è piuttosto quanto 'va'. L'azione modellatrice agisce sul materiale corrodendo, rosicchiando e graffiando via ciò che riesce. Ogni ritratto, frutto del togliere e non dell'aggiungere è dunque da osservare nella sua parte mancante.
Ciascun monolite, unico e irripetibile, ha un carattere, una propria forza e un proprio profilo. Il vento non sarà mai lo stesso, non soffierà mai con la stessa forza o intensità.
Il risultato è una galleria di presenze immobili, che, come accade per ogni ritratto, ci osservano silenziose.
Alessandro Piangiamore, Kal Boishakhi, 2011, puntasecca su carta, 43x32 cm (sinistra); Pampero, 2011, puntasecca su carta, 43x32 cm (destra). Courtesy dell'artista e Magazzino, Roma.