IL LATO OSCURO DEL MONDO CONTEMPORANEO

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Michael Schmidt, Lebensmittel, 2006-10, everywhere Series: Lebensmittel C-Print

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino ospita fino al 12 ottobre, Consumption, mostra dei finalisti del prestigioso premio fotografico Pictet.
La collettiva include le opere di 11 artisti di fama internazionale che hanno lavorato sul tema del consumo, strettamente legato all'obiettivo che il Premio Pictet si pone, ossia di accendere i riflettori su quella che viene considerata la maggior sfida odierna del genere umano: la sostenibilità ambientale.

 

Untitled-02

Abraham Oghobase, Untitled, 2012, Lagos, Nigeria Series: Untitled 2012 C-Print

Le opere esposte negli spazi torinesi sono un evidente campanello di allarme. Una denuncia molto chiara dell'iper-consumismo odierno e della produzione smisurata di oggetti di uso quotidiano che invadono zone pubbliche e private della nostra vita.
Nuovi modi di costruire e di produrre, nuove forme di agricoltura, di allevamento intensivo e nuove energie. Mari inquinati e terre devastate da insaziabili impulsi consumistici e interessi economici.
Il quadro è terrificante e ogni artista coinvolto lo racconta in maniera personale.

 

My-Things-No.7-120X210cm-2004

Hong Hao, My Things No. 7, 2004, Beijing, China Series: My Things C-Print

Michael Schmidt, vincitore del premio, attraverso un grande lavoro fotografico dedicato all'industria del cibo, ci mostra come le persone, gli animali e la natura vengono sfruttate all'interno del settore dell'agro-alimentare. Questa pratica è caratteristica del capitalismo odierno e le fotografie, in tutta la loro brutalità, evidenziano questa crudità e crudeltà in tutta la sua interezza. Ne nascono scatti che parlano dell'assurdità e dell'alienazione che questo processo produce. Un racconto decisamente oscuro del mondo odierno. Mishka Henner, nella serie Beef & Oil, ritrae paesaggi modificati dalla presenza delle industrie che soddisfano gli elevati livelli di domanda dei consumatori di due dei beni più preziosi, e quindi richiesti, del Nord America: la carne di manzo e il petrolio. Visti dalla prospettiva dei satelliti che ci sono intorno alla terra, questi paesaggi esplicitano l'intento sistematico di massimizzare la produzione e i rendimenti al fine di soddisfare gli straordinari livelli di consumo dell'uomo.

 

Tascosa-Feed-Yard-Bushland-Texas

Natural-Buttes-Oil--Gas-Field-Uintah-County-Utah

Mishka Henner, Tascosa Feedyard, 2013, Bushland, Texas, United States Series: Beef & Oil, Archival Pigment Print
Mishka Henner, Natural Buttes, 2012, Uintah County, Texas, United States Series: Beef & Oil, Archival Pigment Print

Adam Bartos documenta una pratica comune in America, quella della vendita nei cortili di oggetti usati. Questa attività permette di riciclare pezzi di arredo, elettrodomestici, casalinghi e abbigliamento nell'ambito delle comunità locali, prolungando significativamente la vita degli oggetti, contenendo il consumo eccessivo e riducendo gli sprechi. Questa forma di business locale sostenibile, nata in modo del tutto casuale, ha registrato una forte crescita durante la recessione e si pone in netto contrasto con la 'Walmartizzazione' dell'America.
Abraham Oghobase, in Untitled 2012, racconta della lotta quotidiana a Lagos, capitale della Nigeria, per accaparrarsi uno spazio pubblicitario; Motoyuki Daifu con Project Family rappresenta un Giappone fatto di micro mondi familiari fondati sulla spazzatura, mentre Hong Hao in My Things, fa della scannerizzazione un'abitudine quotidiana oltre che uno strumento per leggere e rappresentare la condizione umana nella società consumistica moderna.

 

MY--Things-No.5-120x210cm-2002

Hong Hao, My Things No.5, 2002, Beijing, China Series: My Things C-Print


Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
 / Torino
CONSUMPTION
Fino al 12 ottobre 2014

Artisti: Adam Bartos, Motoyuki Daifu, Rineke Dijkstra, Hong Hao, Mishka Henner, Juan Fernando Herrán, Boris Mikhailov, Michael Schmidt, Abraham Oghobase, Allan Sekula, Laurie Simmon