ARTE COL PAESAGGIO
Laura Pugno, Dimorphismus, 2012, inchiostro su carta, 21 x 29 cm. Courtesy l'artista.
Nella sua interazione con la natura, la cultura dell'uomo, servendosi dell'arte e della tecnica, crea luoghi e paesaggi.
Il paesaggio nasce con la cultura; l'arte del paesaggio nasce con l'agricoltura; l'arte nel paesaggio ha la sua massima diffusione con gli interventi di Land Art, attorno agli anni Settanta. Arte col paesaggio potrebbe invece essere quella che identifica buona parte della ricerca artistica di Laura Pugno fino ad oggi. Col paesaggio, perché il paesaggio rappresenta, più che l'oggetto diretto di questa ricerca, il suo sfondo.
Laura Pugno, Dimorphismus, 2012, inchiostro su carta, 21 x 29 cm. Courtesy l'artista.
A seguire, in basso: Laura Pugno massa / tempo, 2012, inchiostro e grafite su carta; copia carbone su carta, 25 x 45 cm, 60 x 45 cm. Courtesy l'artista.
Il tema centrale, infatti, è piuttosto la critica alla visione tradizionale, e il paesaggio rappresenta in qualche modo il luogo ideale di tale visione: una costruzione culturale modellata come un sistema, fortemente integrata. La decostruzione del paesaggio è quindi anche un esercizio di critica della visione.
Questo lavoro non comporta solo un processo mentale, ma prima ancora, una lettura fisica, su luogo, del paesaggio stesso che viene lungamente e ripetutamente ascoltato non solo nei suoi aspetti convenzionali, ma soprattutto in quelli dissonanti, alla ricerca di una sua interpretazione che ne colga l'essenza. O quantomeno un'essenza possibile, attenta alla liberazione delle parti del paesaggio stesso.
Dimorphismus, 2012
Ancora una volta, sono certe parti di un paesaggio a venire privilegiate: in questo caso, parti organiche o iso-organiche, che suggeriscono una singolare continuazione tra regno animale e regno minerale.
Massa/Tempo, 2012
Un paesaggio montano viene inizialmente rappresentato. Il disegno viene poi ricalcato linea per linea su di un foglio bianco, con progressive rotazioni ogni tre minuti di lavoro. La massa risulta come disarticolata dal tempo.
Paesaggio alle spalle, 2011-2012
Avendo il paesaggio alle spalle, l'artista incide sul plexiglass quanto non vede direttamente, ossia un riflesso del paesaggio, uno degli infiniti riflessi possibili: non solo rovesciato, ma interrotto dalla presenza stessa dell'artista.
Laura Pugno, Paesaggio alle spalle, 2011/2012, incisione su Plexiglas, 70 x 100 cm. Courtesy l'artista.
Quel che Annibale non vide, 2012
Cinque fotografie verso il Monviso, visto dal Colle delle Traversette, considerato uno dei possibili valichi attraverso i quali Annibale sarebbe entrato in Italia alla volta di Roma. Su di esse l'artista è intervenuta con esperimenti successivi di cancellazione, cercando ogni volta di far emergere parti diverse del paesaggio, quelle che un condottiero avrebbe potuto vedere o non vedere in base ai propri stati d'animo: aggressività e paura, inflessibilità e nostalgia.
Laura Pugno, Quel che Annibale non vide, 2012, abrasione su stampa digitale, 61 x 46 cm, (5 fotografie). Courtesy l'artista.
Laura Pugno è nata a Trivero (BI) nel 1975, vive e lavora a Torino.