SECOND NATURE

Con la mostra Alvar Aalto - Second Nature, il Vitra Design Museum presenta la più grande retrospettiva del leggendario architetto finlandese, rivelando nuovi aspetti legati alla sua importante opera.

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Armin Linke, 2014: Viipuri (Vyborg) City Library, Vyborg, Karelia (oggi Russia), Alvar Aalto, 1927-1935. Courtesy Armin Linke, VG Bild-Kunst, Bonn 2014

Mentre le mostre e le pubblicazioni realizzate in passato hanno letto il suo linguaggio architettonico e naturale, come una conseguenza diretta dell'influenza della natura e del paesaggio finlandese, la mostra Alvar Aalto – Second Nature, osserva con occhi nuovi il suo lavoro, dandone una lettura più contemporanea.
La mostra, rivela infatti come l'affinità con le forme organiche e naturali, fu mediata attraverso un dialogo molto stretto con il lavoro di altri artisti del suo tempo, come ad esempio László Moholy-Nagy, Jean Arp, Alexander Calder o Fernand Léger.
Alvar Aalto ha creato spazi abitativi che appaiono caldi e organici. Luoghi dove una perfetta combinazione di materiali, volumi, pavimenti, soffitti, terrazze, coreografie di luce naturale e artificiale, danno vita ad ambienti che trasformano le suggestioni provenienti dal mondo dell'arte e dall'ambiente naturale, in una seconda natura per l'uomo moderno.

 

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In ordine: Armin Linke, 2014: Villa Mairea, Noormarkku, Finlandia, Alvar Aalto, 1939; Experimental House, Muuratsalo, Finnland, Alvar Aalto, 1952-1953. Courtesy Armin Linke, VG Bild-Kunst, Bonn, 2014.

Alvar Aalto – Second Nature, fornisce un'ampia panoramica della produzione dell'architetto, inclusi alcuni storici modellini, disegni originali, mobili, luci e oggetti in vetro, oltre alla presenza di opere di artisti acclamati, come Alexander Calder e Jean Arp. La mostra prende in considerazione i più importanti progetti architettonici e di design ma allo stesso tempo mette in risalto quelli meno conosciuti come l'Experimantal House a Muuratsalo (1952-1953): esempio dello straordinario connubio di differenti materiali tale da fare apparire l'edificio come una sorta di collage architettonico del 21° secolo. L'originalità della prospettiva, che i curatori della mostra hanno voluto analizzare mediante questa grande mostra, è enfatizzata dalla presenza del lavoro dell'artista tedesca Armin Linke, alla quale è stato commissionata la realizzazione di un progetto fotografico e un film su alcuni degli edifici realizzati dall'architetto finlandese. Il lavoro della Linke, si pone così in dialogo, in tutta la mostra, con il materiale documentativo della Fondazione Alvar Aalto e di atri partner internazionali.

 

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In ordine: Armin Linke, 2014: Villa Mairea, Noormarkku, Finlandia, Alvar Aalto, 1939; Experimental House, Muuratsalo, Finlandia, Alvar Aalto, 1952-53; Maison Louis Carré, Bazoches-sur-Guyonne, Frankreich, Alvar Aalto, 1956-1959, 1961-1963. Courtesy Armin Linke, 2014, VG Bild-Kunst, Bonn, 2014.


Soprannominato 'the Magus of North', dal critico di architettura Sigfried Giedon, Alvar Aalto (1898 – 1976) è conosciuto come il più importante architetto finlandese della sua generazione e il fautore capo di un modernismo che pone al centro la figura dell'uomo. I suoi edifici come il Paimio Sanatorium (1933) o la Villa Mairea (1939), incarnano un sapiente gioco di volumi organici, forme e materiali. La Sedia Paimio (1931-1932) e Stool 60 (1933) sono state delle pietre miliari per gli sviluppi del mobile moderno; il suo emblematico Vaso Savoy (1936) è poi diventato il simbolo del design finlandese.
Nel 1935, con l'obiettivo di realizzare e promuovere la sua personale linea di oggetti di design, Alvar Aalto, assieme alla moglie e due collaboratori, ha fondato Artek, concepito allo stesso tempo come un'azienda di mobili e oggetti, e come una galleria. Ben presto Artek è diventato il punto di riferimento dell'avanguardia e della cultura modernista. La sua notevole diffusione riflette l'internazionalità della figura e del lavoro dell'architetto, che gli ha permesso di svolgere un importante ruolo all'interno del dibattito sociale e politico, consentendogli nel dopoguerra, di ottenere importanti commissioni in paesi come l'Italia, la Svizzera, la Francia, la Germania e gli USA.
Alvar Aalto ha realizzato progettati molto diversi tra loro: tra questi, un sistema di case prefabbricate in Finlandia e un edificio di appartamenti nel quartiere Hansaviertel, a Berlino, in occasione della International Building Exhibition Interbau del 1957. La carriera prolifica di Alvar Aalto copre un periodo storico che va dai primi anni Venti fino agli anni Settanta, con una produzione di oltre 400 edifici e dozzine di pezzi di arredamento e design, oggetti in vetro e luci. Essa è culminata nella realizzazione della Finlandia Hall a Helsinki (1975), solamente un anno prima della sua morte, e dell'Opera House a Essen, il cui completamento avvenne postumo alla sua scomparsa, nel 1988.

Prima slide: Armchair, Alvar Aalto, 1932; Pendant Lamp A331, 'Beehive, Alvar Aalto, 1953. Courtesy Vitra Design Museum. Foto: Andreas Jung, VG Bild-Kunst, Bonn, 2014.
Seconda slide: Finnish Pavillon, World's Fair, USA, 1939. Courtesy Alvar Aalto Museo, Esto Photographics. Foto Ezra Stoller / Esto Photographics Inc, VG Bild-Kunst, Bonn, 2014; Savoy Vase, Alvar Aalto, 1936. Courtesy Vitra Design Museum, Alexander von Vegesack, VG Bild-Kunst, Bonn, 2014.


ALVAR AALTO / SECOND NATURE
Vitra Design Museum / Weil am Rhein
A cura di Jochen Eisenbrand e Katariina Pakoma
Fino al 1 marzo 2015

La mostra si sposterà presso:
La Caixa Forum / Barcelona / 3.06.15 - 23.08.15
La Caixa Forum / Madrid / 29.09.15 - 6.01.16